Nella casistica di situazioni che ti presenta l’amato gioco della palla al cesto, casistica che tende all’infinito, rientra giocare contro squadre incomplete.
Il volume del campanello d’allarme che risuona nella scatola cranica di un allenatore di pallacanestro alla vista di una squadra incompleta è superiore a quello della chitarra di Jimi Hendrix il 18 Agosto 1969, quando The Star Spangled Banner (tradotto, l’inno nazionale americano) risuonò distorto nell’aere dello stato di New York a chiudere il Festival di Woodstock.
Con una magia degna di Albus Silente, Luca Cappelli è riuscito a mantenere dritta la rotta di una squadra che ha mostrato grandissimi segnali di crescita nelle ultime partite.
Un primo quarto fulminante da 27 a 3 chiude la porta ad ogni velleità degli ospiti di Abbiategrasso e permette ampie rotazioni.
Marcolli rientra e fa muovere le retine con il suo morbido tiro da tre, Messina gioca come un veterano, Torricelli produce più pentole e coperchi di uno stabilimento Lagostina e nasconde l’assenza di Bellotti, alle prese con l’ennesimo infortunio.
92 a 59 finale, nessuna distrazione, primo posto in classifica grazie alla contemporanea vittoria di Lonate Pozzolo su Binasco ed il vantaggio negli scontri diretti contro Corbetta.
Ora ultimo sforzo contro Tigers Milano per confermare la posizione e prepararsi agli ultimi scontri decisivi per la conferma in Divisione Regionale 1.
Let’s Go Rams!
(Articolo di Massimiliano Frontini)
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